DEPENALIZZAZIONE
DEL CONSUMO DELLE DROGHE "LEGGERE"
Rifondazione Comunista, in sintonia con molte amministrazioni comunali e operatori sociali che si occupano del problema, si mobilita affinché sia consentito il consumo della canapa indiana e dei suoi derivati.
BASTA CON I PREGIUDIZI, LE VOCI DIFFUSE AD ARTE
E LA MIOPIA COLPEVOLE!
la canapa indiana ed i suoi derivati non creano dipendenza e non alterano la personalità;
le persone che ne fanno uso, e sono tante, non sono tossicodipendenti o disadattati, ma individui "normali" che troviamo accanto a noi ogni giorno; la loro abitudine di "farsi una canna" potrà anche essere discutibile, ma certamente non più di quella di fumare pacchetti di sigarette o di bere alcolici e assumere psicofarmaci;
la depenalizzazione dell’uso della canapa e dei suoi derivati non porterà all’aumento dei consumatori di droghe, ma consentirà invece di svuotare le carceri da quei quindicimila e più, imprigionati da una legge scioccamente punitiva, infliggendo inoltre un duro colpo alla criminalità organizzata che gestisce attualmente il mercato illegale dei derivati della cannabis da cui ricava profitti enormi.
Rifondazione Comunista dice no al moralismo che si limita a proibire, negando l’autonomia dell’individuo, senza preoccuparsi delle conseguenze sul piano umano e sociale, si a una politica che tiene conto dei dati di fatto e della necessità di evitare pesanti costi sociali.
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
Sezione "Vincenzo Mosca" - Cesano Boscone